La sinistra e Vicenza
Tania La Tella, Enrica Paccoi, Teresa Gennari, Luca Nencini
19 Dicembre 2007
da il manifesto
Siamo partiamo in quattro, sabato, per la manifestazione di Vicenza. E’ venerdì. Questa volta non ci sono treni e pullman organizzati dal Prc. Quelli dei Cobas e di Sinistra critica partiranno all’alba di sabato. Età e stanchezza (siamo reduci da Genova dove Trenitalia ci ha trattate/i da bestie) hanno la meglio e paghiamo i nostri 100 e passa euro per viaggiare su un eurostar. La sera subito al presidio No Dal Molin, dove conosciamo queste splendide persone – tante, tante donne! – che da un anno difendono strenuamente il loro territorio dall’invasione Usa e dal servilismo governativo italiano. Tanta gente, di tutte le età, anche se a un primo sguardo sembra manchino i quarantenni.
Quando ci sentono parlare capiscono che non siamo di casa e ci ringraziano per essere li con loro, dicendoci e ripetendo «siamo stati lasciati soli, ormai ci siete solo voi e i centri sociali che ci danno una mano, i partiti ci hanno abbandonati». L’impatto è commovente: la dignità di queste persone è la cosa più bella che vediamo dai tempi della preparazione di Genova 2001. Vicenza è stata presa in giro. Questa è la sensazione che ci raccontano tutte/i. Ci diranno anche della freddezza con cui metà della sala della Cosa rossa li ha accolti a Roma quando sono venuti a ricordare, a questi sinistri partiti, gli impegni presi un anno fa. E non basterà certo qualche deputato in fondo al corteo a riscattare l’assenza di oggi. Con i No dal Molin nel cuore torniamo a Roma, dove si governa alla faccia della democrazia. Buon lavoro a tutte/i quelle/i rimasti al presidio. Noi non vi dimenticheremo.
Tania La Tella, Enrica Paccoi, Teresa Gennari, Luca Nencini
Roma