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La Libreria delle donne esiste dal 1975. Dalla sede storica di via Dogana 2, si è spostata in via Pietro Calvi 29, a Milano. La Libreria delle donne è una realtà politica composita e in movimento: è autrice di pubblicazioni in proprio e di una riviste online, Via Dogana, organizza riunioni, discussioni politiche, proiezione di film, possiede un fondo di testi esauriti e introvabili, ed è centro di incontro di moltissime donne e anche uomini. Naturalmente vende libri, anche per posta. L’organizzazione è leggerissima, ridotta al minimo. Le cose più importanti si inventano, si decidono e si cambiano mediante i rapporti diretti, non con il voto. E’ un’impresa femminista che non rivendica la parità, ma, al contrario, dice che la differenza delle donne c’è e noi la teniamo in gran conto, la coltiviamo con la pratica di relazione e con l’attenzione alla poesia, alla letteratura, alla filosofia. La Libreria è un luogo di discussione, o meglio è essenzialmente un luogo politico, per come noi abbiamo inteso la politica. Niente a che vedere con istituzioni, partiti o gruppi omogenei. La chiamiamo politica del partire da sé; nasce dalla riflessione sull’esperienza che ciascuna fa, dallo stare insieme in un’impresa di donne ma anche nel mondo e si basa sulla relazione. Ma in quello che siamo c’è qualcosa che non si può scrivere da nessuna parte, qualcosa che non è riducibile a ciò che si può esprimere in parole, perché bisogna esserci per viverlo.