La risposta italiana a ciò che è capitato a Parigi
La redazione del sito
27 Novembre 2015
La redazione del sito
Poteva sembrare un’esagerazione, funerali di stato per una vittima per caso, la giovane ricercatrice italiana morta durante l’attacco terroristico del 13 novembre al Bataclan, e invece il funerale di Valeria Solesin è stata la risposta italiana a ciò che è capitato a Parigi. Grazie alla famiglia che ha accettato di condividere il suo dolore e alle forze politiche e religiose che hanno saputo interpretare i sentimenti più diffusi, questo funerale ha avuto «uno straordinario significato simbolico, civile e politico», come è stato detto. Un significato di mediazione di grande valore. Al funerale laico erano presenti e hanno parlato autorità di tre religioni, il patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia, il rabbino capo di Venezia Scialom Bahbout e l’imam di Venezia Hamad Mahamed. E a rappresentare tutto il popolo italiano c’era giustamente il presidente della repubblica Sergio Mattarella.
L’8 novembre scorso a un incontro di Via Dogana abbiamo parlato dell’odio politico e alcune hanno portato l’attenzione sulla ricerca delle mediazioni: il funerale di Valeria Solesin è un esempio che è possibile trovarne di efficaci.
(www.libreriadelledonne.it, 27 novembre 2015)