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Nel suo documentario del 2009 sulla TV italiana, la giornalista Lorella Zanardo commenta: «Ho pensato che la TV non mi riguardasse […], ma queste immagini balzano fuori dalla TV». Per quanto la televisione possa sembrare finita, ridotta a uno smartphone domestico a grande schermo, le immagini televisive degli anni 2000 continuano a perseguitarci. Anzi, caricature di sé stesse, ipertrofie, si sono incorporate in noi donne. In più di quindici anni, il «numero infinito di donne umiliate» è andato aumentando con la moltiplicazione delle piattaforme online, forzandoci a adeguarci attraverso invasive procedure chirurgiche ed “estetiche”. Eppure, le domande poste da Lorella Zanardo sono ancora rilevanti.

Come può una donna sviluppare un senso di sé in una cultura satura di immagini di “donne-oggetto”? Cosa ne è dell’essere donna quando prevale l’apparire? Com’è che si sono banalizzati gli interventi per trasformarsi in quelle immagini? E cosa significano? Stiamo forse vivendo il periodo di più forte trasformazione fisica delle donne: dov’è il senso di urgenza? Urgenza nello studiarlo, analizzarlo e forse, chissà, combatterlo? Ne discute Yağmur Uygarkızı, filosofa femminista, specializzata nell’interpretazione della violenza maschile contro le donne. Dalle sue ricerche filosofiche e investigative sulla prostituzione-pornografia, sul multiculturalismo e di bioetica, Yağmur presenterà una lettura femminista della “chirurgia estetica”.

(borazansesli.com, 5 giugno 2025)