Il Ministero dell’istruzione e del merito blocca un incontro formativo contro il riarmo per i docenti della scuola pubblica
Rachele Liuzzo
4 Novembre 2025
da Generazione Magazine, Instagram
Pochi giorni fa il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annullato “4 Novembre. La scuola non si arruola”, convegno rivolto ai docenti e promosso da Osservatorio Contro la Militarizzazione delle Scuole e da CESTES (Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali). L’incontro è stato sospeso perché, secondo Valditara, risulta incoerente con la formazione del personale docente ed estraneo ai loro ambiti formativi. Queste motivazioni sono però risultate insufficienti agli occhi degli organizzatori, viste anzi come gravi violazioni circa la libertà di formazione e di espressione. Il fatto risulta molto grave anche in funzione della data del 4 novembre – infatti, da appena un anno, è diventata la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La ricorrenza fu istituita per la prima volta nel 1922: venne scelta la data del 4 novembre perché coincideva con la fine della Prima Guerra Mondiale, momento utile a commemorare l’unità nazionale e il sacrificio dei militari. Eppure, dalla primavera del 2024 una legge ne ufficializza il nome e il significato. In questa occasione gli istituti dovranno prevedere attività e lezioni volte a celebrare il patriottismo e le gesta delle forze dell’ordine. Ciò però sembra stridere con i principi pacifici dell’istruzione – ricorda il sindacato USB – che definisce la festività come un «[espediente] per educare alla guerra, oggi al servizio del sionismo e del bellicismo di questo governo». USB si appella all’articolo 11 della Costituzione in cui si ripudia la guerra e gli articoli 3 e 33, relativi invece alla libertà di scuole e università.