Anglicani, per la prima volta una donna a capo della Chiesa d’Inghilterra
Redazione Catholica
3 Ottobre 2025
da l’Avvenire
La Chiesa anglicana d’Inghilterra avrà per la prima volta nella sua storia come primate una donna, Sarah Elizabeth Mullally, sessantatré anni, che è stata eletta arcivescovo di Canterbury, titolo che la rende anche primus inter pares tra i primati della Comunione anglicana.
L’annuncio è stato dato stamattina al numero 10 di Downing Street, al termine di un processo iniziato con un’articolata consultazione ecclesiale affiancata da una consultazione pubblica, poi con la scelta del nome di Mullally da parte della Canterbury Crown Nominations Commission – organo composto da 17 membri di nomina reale – il quale l’ha proposto al primo ministro Keir Starmer, che a sua volta l’ha sottoposto al re. E Carlo III l’ha approvato in qualità di governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra. L’insediamento ufficiale è previsto a marzo 2026 dopo una serie di passaggi nei prossimi mesi tra cui l’elezione formale da parte del decano e del Capitolo della Cattedrale di Canterbury.
Mullally succede nell’incarico a Justin Welby, che aveva annunciato le sue dimissioni da arcivescovo di Canterbury il 12 novembre 2024 – diventate effettive il 6 gennaio di quest’anno – dopo essere stato accusato di non aver preso provvedimenti adeguati nei confronti di un abusatore seriale di adolescenti che frequentava da volontario i campi giovanili anglicani.
Mullally, nata nel 1962 a Woking, città di sessantamila abitanti nella contea del Surrey, ha abbracciato la fede anglicana all’età di 16 anni. Ha studiato infermieristica, specializzandosi in infermieristica oncologica, e nel 1999, all’età di 37 anni, è arrivata a ricoprire il ruolo di responsabile del Servizio infermieristico d’Inghilterra presso il Ministero della Salute, la più giovane di sempre. Divenuta sacerdote anglicano nel 2002, nel 2004 ha deciso di lasciare gli impegni civili e di dedicarsi a tempo pieno al servizio pastorale. Ricevuta nel 2015 l’ordinazione episcopale – quarta donna a diventare vescovo nella Chiesa d’Inghilterra – ha guidato prima la piccola diocesi di Crediton e dal 2018 la prestigiosa arcidiocesi Londra.
È sposata dal 1987 con Eamonn Mullally, consulente aziendale in pensione, ed è madre di due figli adulti, Liam e Grace.
«Lavare i piedi ha plasmato la mia vocazione cristiana: come infermiera, poi come sacerdotessa, poi come vescova» ha detto la nuova primate anglicana in un breve discorso nella cattedrale di Canterbury, «nel caos apparente che ci circonda, nel mezzo di una così profonda incertezza globale, la possibilità di guarigione risiede in atti di gentilezza e amore».
Il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, ha dato il suo benvenuto a Sarah Mullally in un comunicato a nome della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles di cui è presidente. «Porterà con sé molti doni personali e la sua esperienza nel suo nuovo ruolo» ha scritto il porporato, «insieme risponderemo alla preghiera di Gesù affinché “siamo tutti una cosa sola” (Giovanni 17,21) e cercheremo di sviluppare i legami di amicizia e di missione condivisa tra la Chiesa d’Inghilterra e la Chiesa cattolica romana».
Parole di augurio anche da parte del cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, che ha inviato una lettera al nuovo arcivescovo di Canterbury. […]