Sir – Cenerentola a Mumbai un film di Rohena Gera (India, 2018, 96’)
Silvana Ferrari
25 Giugno 2019
Al suo esordio alla regia, Rohena Gera realizza un film tenero e ricco di sottili e perspicaci analisi della società indiana. Contrariamente al titolo dovuto alla ben nota piaggeria della distribuzione italiana – quello originale è Sir – il film ha poco a che fare con Cenerentola e il Principe Azzurro, favola abbondantemente sfruttata in molteplici versionicinematografiche, compresi film di grande successo economico e di notevole impatto nell’immaginario come Ufficiale e gentiluomodi Taylor Hackford e Pretty Woman di Garry Marshall.
Con tratti delicati, la regista entra nel mondo di Ratna che, rimasta vedova a 20 anni, lascia il villaggio natale e, per mantenere se stessa e la sorella, lavora come domestica in una ricca famiglia di Mumbai. Il suo datore di lavoro è Ashwin, bello e prestante che,dopo aver studiato a New York, è tornato per assumersi gli incarichi nella sua ricca famiglia di imprenditori.
Con una narrazione cronologica il film procede sviluppando i temi che interessano la regista. Mettere in evidenza la grande ingiustizia della divisione delle caste in India; il paradosso di un’intimità quotidiana condivisa e l’esistenza di due mondi invisibili, insormontabili l’uno per l’altro: barriere sociali e culturali che impediscono contatti, sguardi, parole pur condividendo ambienti e spazi. Lo sguardo della macchina da presa si muove con precisione e racconta più che le parole il mondo di lei, di lui: i luoghi condivisi e quelli separati, sempre a sottolinearne le differenze e l’inaccessibilità che è mentale. E nel contempo e impercettibilmente mostrare il processo di avvicinamento, in un gesto, in uno sguardo che, in frazioni di secondo, possono modificare la percezione che Ratna e Ashwin hanno l’uno dell’altra. Passaggi inimmaginabili in quel contesto sociale.
Non ci sono conclusioni chiare per una storia d’amore così, fra due persone che comunque procedono in un cambiamento, in una trasformazione di loro stessi che modificherà le loro vite. Ratna non è una vittima e non si considera tale; ha grandi progetti, è creativa e un futuro è in grado di immaginarselo e anche di perseguirlo.
Rohena Gera è nata in India, ha studiato cinema negli USA e lavora da più di vent’anni per il cinema e la televisione come sceneggiatrice e assistente alla regia. Sir, di cui è sceneggiatrice e produttrice, è il suo primo lungometraggio. È stato presentato a Cannes 2018 nella sezione Un Certain Regard.