Rama Duwaji, artista e moglie di Zohran Mamdani
Massimo Basile
5 Novembre 2025
da la Repubblica
Nota: il giornalista scrive che Zohran Mamdani «è nato da genitori ugandesi di origine indiana». In realtà, è solo il padre a essere «ugandese di origine indiana»; la madre, indiana a tutti gli effetti e residente a New York, è la celebre regista e sceneggiatrice Mira Nair, autrice di Salaam Bombay! e di molti altri film.
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Di lui sappiamo quasi tutto: ha trentaquattro anni, è socialista e l’incubo dei miliardari, Donald Trump lo odia, Elon Musk non ha saputo fare altro che storpiarne il nome, chiamandolo “Mumdumi”. Di lei, ventott’anni, indicata per mesi come la probabile prima first lady della generazione Z nella storia di New York, invece, si sa molto poco. Le immagini di Rama Duwaji, artista siriano-americana, sono state tra le più cliccate su Instagram negli ultimi giorni e rilanciate dai media locali: lei e il marito, Zohran Mamdani, teneramente in piedi nel vagone di una metro; a passeggio per le strade di New York; mentre si guardano intensamente sotto la pioggia, vicino a una bodega di cucina thailandese. In una, in bianco e nero, lui appare sfocato mentre ride, lei, in secondo piano, sorride. Sembra una vecchia foto di Robert Doisneau scattata a Parigi.
Appena cinque anni fa Rama confessò in un’intervista di sognare di vivere a New York, cosa che aveva ammesso essere “un cliché”. Poi la vita ha dato un’accelerazione ai sogni. Nel 2021 Duwaji si è trasferita in modo definitivo negli Stati Uniti, dove ha cominciato a lavorare come ceramista e illustratrice. Attraverso una app di incontri ha conosciuto l’uomo diventato pochi mesi fa suo marito: Mamdani. Con lui ha condiviso un viaggio di nozze in Uganda, dove Zohran è nato da genitori ugandesi origine indiana. Su Instagram ha 164 mila follower. Lui le ha reso omaggio sui social, nei mesi scorsi, quando era diventato un serio candidato a vincere le primarie democratiche. Zohran l’aveva citata, fugando il sospetto che volesse nasconderla ai newyorkesi. «Di solito lascio correre – aveva scritto – ma è diverso quando si parla delle persone che ami. Tre mesi fa ho sposato l’amore della mia vita, Rama, all’ufficio del registro civile». Un fan aveva commentato: ecco la futura first lady di New York. Un’amica fotografa ha detto di lei: «È la nostra moderna principessa Diana».
Duwaji è nata a Houston, Texas, da genitori siriani, padre ingegnere informatico e madre dottoressa. A nove anni si era trasferita a Dubai con i genitori. Poi il ritorno negli Stati Uniti per iscriversi alla School of the Arts della Virginia Commonwealth University e, dopo, a Richmond per studiare illustrazione. Tra i suoi lavori, ci sono collaborazioni a cortometraggi, mostre, ma anche illustrazioni in cui ha denunciato la guerra ambientale di Israele contro i contadini palestinesi. In un’intervista ha rivelato i suoi obiettivi legati ai diritti civili: «Oggi mi sembra che il mio ruolo come cittadina americana sia ancora più utile: usare la mia voce per parlare di ciò che accade negli Stati Uniti, in Palestina e in Siria». Duwaji stila ogni mese sui social la lista di cose trovate per strade, o incrociate, e che la ispirano: l’elenco comprende film, libri, sculture e quadri. Tutto, spiega, compone la sua idea di New York e di America. Quella che ha catturato l’attenzione di migliaia di giovani newyorkesi.