Condividi

Domenica scorsa Aldo Cazzullo ha scritto sul Corriere un articolo sulla denatalità che ci ha irritato moltissimo: innanzitutto il giornalista nega che questa sia una questione politica, perché della politica ha una visione ristretta (l’intervento dello Stato che rimuove gli ostacoli e incentiva servizi che favoriscano la natalità); afferma di star parlando solo della sfera personale, cioè di cosa significa diventare madri e padri: ma in tutto l’articolo non cita mai una donna, unicamente uomini e la loro felice scoperta della paternità.

Francesca Graziani gli ha mandato questa mail.

(La redazione del sito)

A proposito dell’articolo del 22/6/2025 “Fare i figli non è un dovere sociale (ma che cosa ci dà più gioia?)”

Eh no, caro Aldo! Qui NON stiamo parlando (solo) della nostra sfera personale: sennò i giornali non farebbero titoloni sulla denatalità che viene tirata in ballo per motivi economici (le future pensioni) o ideologici (la cosiddetta sostituzione etnica); non stiamo parlando di egoismi e narcisismi, ma di una società che permette solo a parole alle donne la doppia scelta, lavoro e figli.

È di politica che stiamo parlando: e non serve a niente tirare in ballo gli eroi dello sport (tutti maschi!) come Nadal che dopo 18 vittorie scopre com’è bella la paternità. Non li ha fatti lui i figli, a parte la sua necessaria partecipazione al concepimento che non definirei esattamente un sacrificio!

Francesca Graziani