Non in nostro nome. Ancora e ancora
Ida Dominijanni
16 Giugno 2025
da Facebook
È ricominciata la solfa della guerra fatta in nome e per conto della libertà femminile, quella delle donne iraniane oggi come quella delle donne afghane ventiquattro anni fa. Sappiamo com’è andata a finire in Afghanistan ma la storia, è noto, non insegna niente. Adesso è partita la fanfara della strumentalizzazione del movimento “Donna, vita, libertà”: l’Occidente di nuovo unito e in grande spolvero per salvare le iraniane dal patriarcato degli ayatollah. Malgrado si susseguano le voci femminili, spesso dall’esilio, che dicono «il nemico del mio nemico non è mio amico». Noi stiamo con loro dalla loro parte. Contro il regime iraniano che le opprime, contro il regime israeliano che aggiunge a questa oppressione la violenza efferata delle bombe, contro i regimi di guerra occidentali che abboccano all’ennesima prova di esportazione armata di una democrazia tanto sbandierata quanto sfigurata. Non in nostro nome, a tutte le latitudini e sotto qualunque regime politico.